Con le belle giornate di sole di quest’ultima settimana sembra proprio che la primavera sia finalmente arrivata. La natura si sta risvegliando a poco a poco, tutto è in fermento : le piante stanno cominciando a fiorire e qualcuna ha già messo le prime foglioline e anche gli insetti stanno riprendendo la loro attività, le api hanno rifatto capolino e sul mezzo del giorno si puo’ vedere qualche timida lucertola a godersi il calduccio del sole.
Le chiocce stanno già covando e se tutto fila liscio fra qualche giorno nasceranno i primi pulcini, cosi’ come pure i coniglietti ed i capretti : che teneri che sono, non smetteresti mai di guardarli e di coccolarli. Questo delle prime nascite è un momento molto atteso in famiglia, soprattutto dai bambini che, anche se ormai per loro non è più una novità, sono sempre colpiti dall’evento e un ooohhh!!!! non manca mai. All’appello non mancano ormai che le rondini e sarà davvero primavera !

Ma questo periodo per noi che viviamo la terra è si piacevole, ma è anche il periodo più duro dell’anno, c’è da fare di tutto di più, che le giornate dovrebbero essere di 48 ore e non basterebbero. Oltre a star dietro agli animali, c’è da lavorare la terra, da concimare tutto quanto,da preparare le piantine per l’orto e già piantarne alcune, da seminare, da star dietro al giardino e dulcis in fundo da potare gli olivi e questa è veramente la cosa più dura. Cominci presto presto la mattina, che vedi il sole che viene su, e sali e scendi e su e giù per quella scala e prima la metti da una parte e poi dall’altra e ancora, e dai di forbici e seghetto che poi la mano non te la senti più, e rammonta tutta le frasche e brucia e………..Altro che palestra!
Qualche volta mi domando chi ce lo fa fare, per quel che ne viene, nemmeno ce lo avesse ordinato il dottore! Ma la nostra è proprio una malattia, una specie di raffreddore che non ti lascia mai, quella strana cosa che un giorno ti è entrata dentro e scorre nelle tue vene, è palpabile proprio la senti ogni momento : la passione. Si’, perchè poi la tua pianta te la guardi e te l’ammiri, ma guarda com’è bella, sembra dipinta da Giotto. E via riattacchi subito con un’altra pianta e la sera arrivi che sei stracco morto che non sai dove sono i piedi e dov’è la testa, ma soddisfatto e felice e questo basta per ricominciare da capo un’altra giornata.